come scegliere le piante per fare un cuore in legno bianco
Se non si vuole
perdere tempo in commercio ci sono cuori, cerchi o altre forme di tutte le
grandezze bianche o colorate già confezionate e il lavoro risulta veloce.
Ma se si opta per
un completo fai da te, vediamo cosa succede se decidiamo di farcela da soli.
Prima di tutto abbiamo
il problema di scegliere il tipo di ramo adatto, deve essere duttile, sottile,
facilmente piegabile ma non fragile.
Date subito una
forma ai rami perché una volta seccati sarà molto difficile piegarli.
Prima di tutto abbiamo
il problema di scegliere il tipo di ramo adatto, deve essere duttile, sottile,
facilmente piegabile ma non fragile.
La scelta si
riduce a mio avviso in pochi tipi
Rami di vite;
liane del glicine; rami del Salice e le liane della ginestra.
vediamone i pro e i contro:
I tralci d’uva si
possono trovare in autunno dopo la vendemmia e in primavera
L’uva, in breve
deve essere potata più di una volta per ottenere una buona annata, quella dopo
la vendemmia è la più drastica, l’altra in primavera e in estate sono più
superficiali e riguardano più le “mammarelle” in estate e i tralci di troppo in
primavera.
I tralci d’uva
però sono pieghevoli, sottili e non si spezzano facilmente, i più teneri
(quelli che non sono diventati rami portanti e che si potano facilmente)
sembrano poi già decorati e sono belli anche grezzi.
Poi ci sono i rami
altrettanto duttili e morbidi del glicine, i miei preferiti.
Il glicine è un
maestoso rampicante che si trova anche in città e si può trovare facilmente.
Bisogna trovare il momento giusto però, quando la pianta, appena risvegliata
dal “letargo invernale” è pronta per una nuova gettata”.
In pratica, ancor prima delle
foglie la pianta si estende sia in larghezza che in altezza, offrendoci delle
bellissime liane facili da tagliare, bisogna però trovare il momento giusto per intrecciarle, non lo fate subito dopo il taglio, ne lasciatele al sole a seccare.
dopo aver tagliato i rami più lunghi e poco legnosi lasciateli riposare per un paio di giorni (non di più) in un posto fresco lontano dal sole e dall'umidità.
glicine |
Un’altra idea è di
usare i rami del Salice (detto anche Salice piangente).
E' uno degli alberi che più si adattano a questo scopo, duttili, morbidi ma non si spezzano un pò difficili da trovare in città, ma nelle periferie e nei giardini fa bella figura perché è anche una pianta assai decorativa e molto elegante
ci sono poi i rami di ginestra.
La ginestra veniva
usata dai vecchi per impagliare cestini e i “panari” per metterci i fichi e la
frutta fresca d’estate.
Non lasciate le liane a seccare se non saranno
difficili da piegare e modellare;
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